sabato 19 luglio 2008

sopravvissuta e vivente: qui ed ora.

sopravvissuta ai luculliani festeggiamenti per l'ingresso negli "enta", rieccomi qua. ufficialmente i festeggiamenti si chiudono domani (sono durati una settimana, manco fosse il compleanno della regina!).

sono partita per ritovarmi, per brindare e per andare via da una vita, almeno per qualche giorno, in cui mi stavo iniziando a sentire incastrata e bloccata. e dopo che parti arriva sempre, inevitabilmente, il tempo di tornare. ma si torna sempre diversi, sempre cambiati, anche di cambiamenti impercettibili e sottili.

arrivi, partenze e ritorni ed alla fine anche addii. la solita vecchia metafora della vita. forse la cosa importante è capire che, ad un certo punto, occorre tornare a "se stesse". ritrovare il centro dentro di noi. e non è egocentrismo e nemmeno egoismo. o forse lo è, ma in maniera assolutamente sana!

qui ed ora. perchè nella vita credo che la cosa più importante sia la progettualità che riusciamo ad avere, nel lavoro, nel tempo libero, nell'amore. però per quel che riguarda le emozioni siamo precari ed attaccati ad un filo sottile. bisogna viverle quando ci sono.

emozioni come fotografie.

una fotografia è un istante. solo quell'istante impresso sulla pellicola. quell'esatto istante. ed è straordinario come appena prima oppure appena dopo, tutto sia diverso. fotografi quell'istante e lo rendi eterno. e le emozioni sono così. la stessa emozione di oggi domani, forse, non esiste più. per cui devi viverla quando ti passa sotto gli occhi, quando ti scorre nelle vene.

e così ci pensavo ieri, al telefono con un amica. ci sono persone che scelgono di riunciare a viverle le emozioni. rinunciano perchè ancora incastrate in mezzo a vecchie storie, perchè ancora impegolate con vecchi fantasmi che non riescono a buttar fuori dalla propria vita. riunciano alle emozioni perchè scelgono di rinunciare ad andare avanti, di rinunciare a vivere per rimanere ferme ed immobili in quel limbo di dolore che il passato gli ha lasciato.

io non so. probabilmente sbaglio. però, nonostante tutto, nonostante il dolore, nonostante i fantasmi e tutto il resto, le mezze misure non sono davvero ancora stata capace di farmele piacere. e così se devo scegliere, scelgo, ogni volta, di vivere.

ed ho come l'impressione che sia l'unico modo per stare davvero bene.

Nessun commento: