il pride a Torino, il mio primo pride. sono passati alcuni anni dal giorno in cui ho trovato finalmente il coraggio e la forza di chiamare le cose con il loro nome e guardandomi allo specchio sono riuscita a dirmi lesbica, per anni non ho sentito l'appartenenza alla comunità GLBT e non ho mai pensato di andare al pride. poi la vita fa percorsi strani e mi sono ritrovata a far parte di un "mondo" che finalmente sento essere mio, sopra un carro in mezzo a quello che i luoghi comuni chiamano "carnevale gay" a manifestare semplicemente l'orgoglio di essere me stessa. la pubblicità del pride diceva "esserci è diverso" e per me esserci è stato davvero diverso, in ogni senso!
un infinità di gente e una bella energia che ha contagiato tutti quelli che a questo pride hanno partecipato, lavorando duramente e mettendoci la faccia in prima persona, oppure semplicemente essendoci... ma volere o volare nessuno si è salvato!. le cifre dicono tante cose, ma non ci sarà mai nessuna cifra che riporterà a chi non c'era la sensazione di quel fiume di gente, di quei colori e di quella gioia. la sensazioni di libertà nel non pensare a *chi ti può vedere* oppure a *cosa penseranno*. la libertà di essere te stessa senza nessun limite, senza paure, senza comodi alibi dietro i quali nascondersi. certo lo so che non è un pride che ti può dare questo, ma il mio primo pride per me ha significato questo, la voglia di uscire allo scoperto, senza nessuna paura ma con orgoglio. perchè sono quello che ho costruito in questi anni, con gli errori e la sofferenza, con la gioia e le cose fatte bene, con le discussioni ed i silenzi. con davanti ancora tanta strada da fare ma alle spalle piccoli pezzi di strada da raccontare.
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