lunedì 7 settembre 2009

la tigre

"ognuno di noi ha le sue tigri. io la mia continuo a tenerla al guinzaglio nell'attesa che mi divori."

e che sia una tigre, un gattino a pancia all'aria oppure un nome con tanto di profumo e consistenza della pelle, ognuno di noi ha il suo fantasma. alcuni lo dimenticano fino a quando non si ripresenta davanti agli occhi, altri fanno finta di non vederlo nascondendosi dietro scuse poco plausibili, altri ancora lo affrontano quotidianamente, sperando di riuscire a salvarsi.

ho camminato nel fresco di un estate che sbiadisce come carta lasciata al sole. ho camminato per arrivare là, dove è possibile guardare tutta la città che si accende mentre il buio la inghiotte. mi sono seduta davanti alle montagne silenziose ed ho aspettato che passasse il tempo. e nel buio ho sentito arrivare la tigre. sapevo che sarebbe arrivata, sapevo mi avrebbe trovato. mi trova sempre, da tanti anni ormai. non serve a niente provare a nascondermi oppure a fuggire. lei, ad un certo punto, arriva. ed ogni volta ha una forma diversa. ogni volta cambia, come cambia la mia vita. ed ogni volta che l'ho vista cambiare ho pensato di aver sconfitto un fantasma e di dover affrontarne uno nuovo.
nel tramonto di quest'estate che finisce per la prima volta ho trovato il coraggio ed il sangue freddo di puntare i miei occhi nei suoi ed ho capito che pur cambiando forma è sempre la stessa tigre. sempre la stessa paura da affrontare, sempre lo stesso fantasma.
ed ora cammino, spalle larghe, mani in tasca e la mia solita andatura, con una tigre al guinzaglio. è la mia tigre, ha i miei stessi occhi.

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