martedì 27 gennaio 2009

la Bresso e la Concia. (e via discorrendo)

luciana littizzetto a "che tempo che fa" dopo l'intervista di Fazio a Carla Bruni (per vedere tutto l'intervento andate qui)
"certo che però... noi di torino siamo poi delle belle gnocche.
torino è un bel gnocchificio. alba patria della "trifula" torino patria della..
poi ci sono le gnocche extra larghe (Carla Bruni) e quelle xxs come me, il gnocchettino... il plin.
gnocche di farina integrale come Livia Turco e le gnocche di grano duro come la Bresso."
eh si, proprio la Bresso che in settimana ha fatto capire di che "pasta è fatta". ed ha ragione luciana littizzetto a definirla di "grano duro". perchè ha annunciato che il Piemonte è pronto ad accogliere Eluana in una stuttura pubblica per far finire il dramma di questa donna dichiarando che ritiene "disumano pretendere che per un tempo infinito una persona che non è più in stato di vita debba essere tenuta artificialmente in vita con lo strazio e della famiglia" e che, alleareazione del cardinal Poletto, ha risposto spiegando che "non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il diritto religioso fa premio sul diritto civile".
e qualcuno ipotizza la Bresso "candidato premier". non so. credo che se dovessimo andare alla elezioni il prossimo mese la sinistra ne uscirebbe ancora più frantumanta dell'ultima volta. che questo fantomatico PD riformista sia un partito immobile. parlo da profana eh. che io non riesco ad essere tuttologa e non riesco a leggere ed informarmi su tutto. ma questa è la mia sensazione.

da una parte una sinistra che sta lentamente sparendo e che non sembra trovare, in nessun modo, la forza ed un punto da cui ripartire.... dall'altra dichiarazioni aberrati del tipo "anche in uno Stato il più militarizzato e poliziesco possibile, una cosa del genere può sempre capitare . non è che si può pensare di mettere in campo una forza tale, dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze, credo che non ce la faremo mai" come quelle che rilascia il premier. che sembrano "legittimare" lo stato di paura in cui siamo, che sembra voler gettare la spugna su un problema troppo grande da risolvere (senza contare la palese mancanza di sensibilità e di rispetto che ha nei confronti dell'universo femminile).
per fortuna Paola Concia gli risponde ed in questo "immobilismo" dice e soprattutto FA qualcosa e quindi, se avete tempo, andate a leggere questo ed anche questo.

io quando c'è stato il massacro del circeo non ero nemmeno nata (29 settembre 1975), ma sono cose, che anche solo a leggerle, ti trema l'anima. e non dico che l'anima ti deve tremare solo per un tramonto oppure un amore che arriva all'improvviso come una saetta. che so benissimo che non bisogna accettare caramelle dagli sconosciuti.
vorrei solo uscire di casa senza avere il terrore di quello che può capitare. che tra "stare attente" ed evitare i "luoghi poco sicuri" e tutte quelle cose lì che sanno di raccomandazioni materne ed avere il terrore c'è una gran bella differenza che si chiama libertà.

ps. per fortuna ci sono la Bresso e la Concia. per fortuna.

2 commenti:

P&D ha detto...

grazie :-)

Anna Paola Concia

Dodo ha detto...

grazie a te di essere passata di qua. :-)