la storia siamo noi cantava de gregori.
la storia dicono, sia sempre la stessa, corsi e ricorsi infiniti.
la storia, a volte, è quella che vuoi raccontare in una serata di solitudine e di musica.
guardo indietro e vedo questi miei ultimi anni. l'arrivo a torino, l'università, il lavoro, le "relazioni", le cose andate male e le notti a guidare. le corse ad ottanta chilometri da qua per ritrovare il giusto equilibrio ed il senso delle cose tra quelle mie colline e quei posti che mi hanno visto crescere. riguardo indietro e vedo tante cose, alcune mi rendono fiera, altre le tengo nascoste dentro l'anima nello spazio dei fallimenti e delle cose che voglio cambiare.
sopravvissuta ad una settimana di convivenza con mia madre inizio a pensare di poter sopravvivere a tutto. forse questa è una di quelle cose per cui inizi, alla soglia dei trent'anni, realmente a sentirti grande, nonostante qualcuno continui a chiamarti "la mia piccola". ma in fondo daresti la vita per continuare per sempre a sentirti chiamare così, con quell'amore che ti rende unica ed invincibile e che ti fa andare avanti anche nei momenti peggiori.
solitamente le mie serate passano in silenzio. stasera invece ho rispolverato un po' di cd. e, tra le altre cose, mi è passata tra le mani una canzone di diciotto anni fa. e se ci penso mi vengono i brividi, diciotto anni. e mi ricordo quando è uscito il cd. quando sono riuscita a comprarlo e quando sono andata al concerto ed ho sentito questa canzone dal vivo. la maglietta comprata in quella serata gira ancora per casa, ma si sa, noi sabaudi non buttiamo mai via niente, soprattutto se si tratta di ricordi.
così mi sono un po' persa a pensare a questi ultimi anni, a quello che pensavo sarei diventata, a quanta strada fatta e quanta ancora davanti da fare. sono cambiate tante cose. e non mi interessa fare un bilancio della mia vita, perchè alla fine i bilanci li faccio per lavoro e so bene che alla fine si fanno sempre "quadrare". nella vita invece credo non quadri mai nulla. :)
"non è tempo per noi, fuori moda, fuori posto insomma sempre fuori...."
stasera, in questa sera di ritrovata vita solitaria, pensavo, sulle note di questa canzone, che sono ancora fuori tempo e fuori posto. e prendetelo pure come un primo segno di demenza senile oppure come la solita "accozzaglia" di luoghi comuni o come volete, pero' stasera, per la prima volta in vita mia, nel pensare al mio essere "fuori" da determinati canoni oppure stereotipi, non ci ho visto nessuna "condanna" e non mi sono sentita per nulla sbagliata.
e così mi è scappato un bel sorriso. uno di quelli che faccio troppo raramente, un sorriso che nasconde dietro una bella piccola felicità.
una splendida donna il giorno del mio compleanno mi scrisse che mi augurava, in questo mondo tanto distratto che non va affatto bene per una come me, di poter trovare quello che volevo e quello che mi meritavo. e poi, nel caso lo avessi realmente trovato, mi ha ricordato quello che diceva la Zimmer Bradley "trovare quello che vorresti... potrebbe essere tremendo".
beh, mia cara... mi ci sono voluti dei mesi per una risposta ma oggi posso dirti che trovarlo è davvero tremendo. si, tremendamente bello.
buona notte, per chi dorme.
la storia dicono, sia sempre la stessa, corsi e ricorsi infiniti.
la storia, a volte, è quella che vuoi raccontare in una serata di solitudine e di musica.
guardo indietro e vedo questi miei ultimi anni. l'arrivo a torino, l'università, il lavoro, le "relazioni", le cose andate male e le notti a guidare. le corse ad ottanta chilometri da qua per ritrovare il giusto equilibrio ed il senso delle cose tra quelle mie colline e quei posti che mi hanno visto crescere. riguardo indietro e vedo tante cose, alcune mi rendono fiera, altre le tengo nascoste dentro l'anima nello spazio dei fallimenti e delle cose che voglio cambiare.
sopravvissuta ad una settimana di convivenza con mia madre inizio a pensare di poter sopravvivere a tutto. forse questa è una di quelle cose per cui inizi, alla soglia dei trent'anni, realmente a sentirti grande, nonostante qualcuno continui a chiamarti "la mia piccola". ma in fondo daresti la vita per continuare per sempre a sentirti chiamare così, con quell'amore che ti rende unica ed invincibile e che ti fa andare avanti anche nei momenti peggiori.
solitamente le mie serate passano in silenzio. stasera invece ho rispolverato un po' di cd. e, tra le altre cose, mi è passata tra le mani una canzone di diciotto anni fa. e se ci penso mi vengono i brividi, diciotto anni. e mi ricordo quando è uscito il cd. quando sono riuscita a comprarlo e quando sono andata al concerto ed ho sentito questa canzone dal vivo. la maglietta comprata in quella serata gira ancora per casa, ma si sa, noi sabaudi non buttiamo mai via niente, soprattutto se si tratta di ricordi.
così mi sono un po' persa a pensare a questi ultimi anni, a quello che pensavo sarei diventata, a quanta strada fatta e quanta ancora davanti da fare. sono cambiate tante cose. e non mi interessa fare un bilancio della mia vita, perchè alla fine i bilanci li faccio per lavoro e so bene che alla fine si fanno sempre "quadrare". nella vita invece credo non quadri mai nulla. :)
"non è tempo per noi, fuori moda, fuori posto insomma sempre fuori...."
stasera, in questa sera di ritrovata vita solitaria, pensavo, sulle note di questa canzone, che sono ancora fuori tempo e fuori posto. e prendetelo pure come un primo segno di demenza senile oppure come la solita "accozzaglia" di luoghi comuni o come volete, pero' stasera, per la prima volta in vita mia, nel pensare al mio essere "fuori" da determinati canoni oppure stereotipi, non ci ho visto nessuna "condanna" e non mi sono sentita per nulla sbagliata.
e così mi è scappato un bel sorriso. uno di quelli che faccio troppo raramente, un sorriso che nasconde dietro una bella piccola felicità.
una splendida donna il giorno del mio compleanno mi scrisse che mi augurava, in questo mondo tanto distratto che non va affatto bene per una come me, di poter trovare quello che volevo e quello che mi meritavo. e poi, nel caso lo avessi realmente trovato, mi ha ricordato quello che diceva la Zimmer Bradley "trovare quello che vorresti... potrebbe essere tremendo".
beh, mia cara... mi ci sono voluti dei mesi per una risposta ma oggi posso dirti che trovarlo è davvero tremendo. si, tremendamente bello.
buona notte, per chi dorme.
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