venerdì 16 marzo 2007

un po' di silenzio non fa male. certo avrei potuto mettere in ordine le idee, ma in questo periodo io e l'ordine parliamo due lingue diverse. ho l'anima come stropicciata. la vita continua a va avanti e certe cose succedono. è andata come doveva, come poteva. e non puoi dire altro. fai le riflessioni del caso e giri pagina. e dietro una pagine scritta e consumata, ecco una pagina nuova bianca, intonsa e libera. ci sono avvenimenti che lasciano segni sulla pelle, ma tutto sommato, le cicatrici hanno il loro fascino. sono una mappa sul nostro corpo, segno della strada che abbiamo fatto e indicatrici silenziose di quella che abbiamo dinnanzi.
un po' di silenzio non fa male. per questo amo la notte, perchè ti investe con il silenzio. e se non ne hai paura puoi trovare tutto quello che cerchi. e lo sai che devi smettere di cercare, che non troverai mai niente. perchè le cose arrivano quando gli pare a loro, e non serve che le aspetti. che intanto sbagli sicuro binario oppure addirittura stazione. forse serve solo che vai. in quella direzione che ti senti.

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