mercoledì 24 gennaio 2007

e adesso cosa faccio?
sono intransigente ed impegnativa.una di quelle persone che, quando è davanti agli altri, li mette come davanti ad uno specchio. sono quella che combatte una guerra senza armi, senza difese e senza mai attaccare.
non mi aspetto nulla e non voglio nulla dagli altri. cerco solo, ogni giorno che passa di meritare quello che mi viene dato, che sia amore, amicizia oppure solo rispetto. ma nonostante tutto pare che io spaventi le persone.
una mia amica dice che ho il dono di capire le persone nel loro intimo e che con me ci si sente come disarmati, che sono cristallina e quello che dico è sempre quello che penso, che certi miei atteggiamenti fanno "paura" perchè spesso, senza volerlo, metto gli altri di fronte agli alibi che da secoli usano per nascondere quello che non vogliono affrontare.
in questo periodo sono proprio in mezzo ad una tempesta e mi chiedo come posso vivere questo mio modo di essere senza pensare che sia una condanna. mi piacerebbe essere una persona qualunque, senza questi "doni" e queste "capacità" che non fanno altro che allontanare il mondo da me.
sono stanca di questa distanza che c'è. stanca del dolore che provoca dentro di me questo mio modo di essere. P. dice che imparerò a mitigare, che crescendo imparerò. ma poi me li restituiscono gli anni spesi? mi restituiscono l'amore e le gioie perse? mi restituiscono le nottate insonni? imparerò, ma intanto ora devo accettare questa condanna? vedere le cose che perdo e lasciarle andare? sentire di nuovo l'abbandono e viverlo, e di nuovo la stessa dinamica, la stessa scena come in un flash-back. cambiano le stagioni, ma alcune cose non cambiano.

- e l'amore?
- l'amore non basta. non stavolta almeno.
- e che fine fa il tuo cuore?
- il mio cuore? è solo un vecchio idiota che crede ancora nelle favole, lo butto al vento in mille pezzi. e poi magari il dolore va via.

Nessun commento: