mercoledì 31 dicembre 2008

anno nuovo, legge nuova.

Il Vaticano dice no alle leggi italiane - LASTAMPA.it
Leggi italiane troppe e illogiche il Vaticano non le recepirà più - esteri - Repubblica.it
Vaticano: no alle leggi italiane - Corriere della Sera
Il Vaticano: leggi italiane troppe, instabili e spesso in contrasto con principi Chiesa - Il Messaggero
Vaticano:"Vaglio su leggi italiane" - politica -Tgcom
RaiNews24 - Il Vaticano non recepirà più le leggi italiane. Troppe e amorali

e se andate sul sito del vaticano (non riesco a linkarlo... non riesco proprio...) potete leggere l'intero articolo "in vigore la nuova legge sulle fonti del diritto".

"Un altro punto di segnalato interesse è la recezione della legislazione italiana come fonte suppletiva. [...] Mentre nella legge precedente operava una sorta di recezione automatica che si presumeva come regola, solo eccezionalmente rifiutata per motivi di radicale incompatibilità con leggi fondamentali dell'Ordinamento canonico o dei trattati bilaterali, nella nuova disciplina si introduce la necessità di un previo recepimento da parte della competente autorità vaticana. [...]
Più di un motivo sembra giustificare quest'ulteriore cautela nella recezione della legislazione italiana, rispettata nella sua propria sovranità, ma chiamata nello stesso tempo a rispettare e a confrontarsi con quella vaticana. Ne indichiamo solo tre: in primo luogo il numero davvero esorbitante di norme nell'Ordinamento italiano, non tutte certamente da applicare in ambito vaticano; anche l'instabilità della legislazione civile per lo più molto mutevole e come tale poco compatibile con l'auspicabile ideale tomista di una lex rationis ordinatio, che, come tutte le operazioni dell'intelletto, cerca di per sé l'immutabilità dei concetti e dei valori; e infine un contrasto, con troppa frequenza evidente, di tali leggi con principi non rinunziabili da parte della Chiesa. "

magari, visto che il vaticano dice "no alle leggi italiane", noi potremmo con maggior forza dire "NO all'ingerenza del vaticano nelle nostre leggi". ma forse sono io che sono un inguaribile idealista....

comunque lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. brucia ma occorre ammettere che su una cosa il vaticano ha perfettamente ragione: in Italia ci sono troppe leggi e spesso sono contraddittorie e per di più.... cambiano in continuazione.

e, come se non bastasse, abbiamo il nostro premier che vuole cambiare la costituzione.
Riforme, Berlusconi: "Pronti a cambiare la Costituzione da soli" - Articolo - ilGiornale.it del 27-12-2008

(tratto dall'articolo) Il premier ha fatto sapere che la Costituzione sarà cambiata soltanto per una certa parte. "Come è logico che sia, saremo felicissimi di avere il consenso di tutte le forze politiche - ha puntualizzato il Cavaliere - non ho mai detto che vogliamo cambiare la Costituzione da soli: soltanto se saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte, allora saremo nel dovere di farlo da soli perchè abbiamo avuto il mandato da una forte maggioranza dei cittadini"

ora. io non sono una storica e nemmeno una politica. non sono una filosofa e non riesco, mio malgrado, ad informarmi come vorrei. e tante cose non le conosco. ma quest'affermazione del premier, queste sue parole sul comportamento irragionevole dell'opposizione e della costrizione della maggioranza ad andare avanti da sola nella riforma della costituzione... beh... queste parole non hanno il sapore della democrazia. ed io capisco che la maggioranza venga chiamata appositamente "maggioranza" perchè è "espressione della maggioranza degli elettori".... ma cambiare la costituzione non è fare la legge per depenalizzare il falso in bilancio oppure per dare l'immunità alle alte cariche dello stato. non è un una legge qualunque. è la Nostra costituzione. Ciampi l'ha chiamata "bibbia laica". è la legge fondamentale e fondativa dello Stato Italiano.
e non voglio fare discorsi patriottici. perchè il patriottismo ed il senso dello Stato vengono, troppo spesso, confusi con l'ideologia di destra. ma esiste un patriottismo sano e ben distante dal genere "dio, patria e famiglia". un patriottismo che è semplicemente amore per il proprio paese. ed io amo l'Italia. anche se quest'Italia mi piace sempre di meno. anche se non riconosce i miei diritti. anche con tutte le sue contraddizioni. sarà il mio solito pragmatismo piemontese, non lo so.
so solo che mi sembra abominevole pensare di cambiare la Costituzione. abominevole farlo con questi presupposti.

se vi interessa c'è questo piccolo editoriale: Una grave contraddizione - Corriere della Sera

oppure, se avete voglia di leggere qualcosa di interessante ed utile, potete andare qua.

Nessun commento: