usare [u-Sà-re]
Lat. tardo usa¯re, deriv. di u¯sus, part. pass. del class. u¯ti 'usare'
v. tr.
1 servirsi di qualcosa; fare ricorso a qualcosa; impiegare, adoperare;
2 essere solito, avere la consuetudine di (seguito da un infinito).
andando a vedere sul dizionario il verso "usare" si riferisce prevalentemente a degli oggetti inanimati (quindi, secondo il nostro concetto senza anima). e poi cosa capita quando, facendo la tua strada, trovi qualcuno che non ha nessuno scrupolo ad "usare" le persone? cosa fai? come ti difendi?
lasciando perdere tutte le considerazioni che si possono fare a livello psicologico sul perchè noi ci lasciamo "usare" dagli altri, in quali meccanismi ed in quali dinamiche riusciamo a cadere ogni volta e via discorrendo e lasciando perdere i casi limite in cui si sfocia nella violenza.
beh, lasciando perdere tutto, comprese le mie colpe (che so perfettamente di avere), una delle cose che ho capito in questa strana estate è quanto sia veramente brutto sentirsi usati.
ed a poco vale l'equilibrio che abbiamo dentro. a poco vale voltare pagina ed andare avanti. qualcosa dentro si rompe.
eh no, non voglio mica farla tragica. si sopravvive a tutto (almeno così dicono). ma certe cose colpiscono proprio dentro. perchè si accetta di buon grado che una "storia" possa anche non funzionare. si accetta di non essere "la persona giusta".
ma come stradiavolo si fa ad accettare di sentirsi dire che sei stata usata? e non importa se dall'altra parte aveva detto sino dall'inizio che non era sicura, che non stavamo assieme. certo apprezzo la chiarezza. ma la chiarezza non può cancellare il rispetto.
perchè senza rispetto, davvero, non ci può essere niente altro.
lasciando perdere tutte le considerazioni che si possono fare a livello psicologico sul perchè noi ci lasciamo "usare" dagli altri, in quali meccanismi ed in quali dinamiche riusciamo a cadere ogni volta e via discorrendo e lasciando perdere i casi limite in cui si sfocia nella violenza.
beh, lasciando perdere tutto, comprese le mie colpe (che so perfettamente di avere), una delle cose che ho capito in questa strana estate è quanto sia veramente brutto sentirsi usati.
ed a poco vale l'equilibrio che abbiamo dentro. a poco vale voltare pagina ed andare avanti. qualcosa dentro si rompe.
eh no, non voglio mica farla tragica. si sopravvive a tutto (almeno così dicono). ma certe cose colpiscono proprio dentro. perchè si accetta di buon grado che una "storia" possa anche non funzionare. si accetta di non essere "la persona giusta".
ma come stradiavolo si fa ad accettare di sentirsi dire che sei stata usata? e non importa se dall'altra parte aveva detto sino dall'inizio che non era sicura, che non stavamo assieme. certo apprezzo la chiarezza. ma la chiarezza non può cancellare il rispetto.
perchè senza rispetto, davvero, non ci può essere niente altro.
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