domenica 28 gennaio 2007

notti insonni e sai che ti stavo pensando? nulla di che, solo mi è venuto in mente che tra pochi giorni sono due anni che è morto mio nonno. ed io sono arrivata da te proprio appena dopo che è morto lui: occhi azzurri che hanno visto la guerra e me l'hanno raccontata. e quelle sono le mie radici e tu sai quanto ci ho messo a capire che le radici possono essere buoni basi da cui partire e non solo qualcosa che ti "trattiene".
due anni fa. quanto sono cambiata? e quanto sei cambiata tu? io parlo e mi racconto. di te conosco poche cose, piccoli aneddoti e bei ricordi. null'altro. e così a volte mi sembra mi manchi un pezzo. conosco il tuo sorriso e la tua presenza. il bene che mi hai dato e sei riuscita a farmi arrivare forte e chiaro, irrompendo in tutte le mie stupide difese. e mi hai visto piangere, ed è per questo che ho gli occhi belli.
mi hai detto che il nostro dialogo è fatto di tante lingue. ed io a volte confondo e non capisco. perchè metto sempre insieme tante parole ma, quando mi trovo davanti ad una persona a cui tengo, parlo di nulla senza dire le cose importanti. però una volta tu mi hai detto che anche a parlare di nulla si riescono a dire le cose importanti. chissà se con tutte le parole passate qualcosa di importante sono riuscita a dirlo. dici che sono cambiata, anche se non lo vedo. questa notte so solo che sono quasi due anni che ci sei. e ci sei sempre.
mi hai anche fatto arrabbiare e nelle mie notti insonni ti ho soprannominata guastatrice. se provi a cercare sul garzanti la parola guastatore dice: "fante o geniere specializzato nell'assalto a opere fortificate o di sbarramento, e nella distruzione di mezzi corazzati". proprio quello che fai tu, da quasi due anni, con tutti i miei alibi.

Nessun commento: